Non basta curarsi, bisogna volere guarire e farlo bene: un principio valido per tutte le malattie e i sintomi a cui un essere umano può andare incontro, lo è ancor di più per le malattie croniche che colpiscono la volontà di fare, il legame con un senso forte della realtà. Chi ne soffre è spesso difficile da curare, perché mette in campo comportamenti contrari alla terapia che si sta seguendo.

La persona in diversi casi, mette in atto senza accorgersene veri e propri boicottaggi del processo di guarigione, come se una parte di lei pensasse che non sia possibile farcela.

In altri casi vuole davvero tirarsi fuori ma a un certo punto, mentre i sintomi della malattia stanno migliorando, molla tutto pensando che ormai ne è uscita, oppure cerca nuovi tipi di cura.

La situazione si complica, il tempo passa, la malattia trova terreno e tempo, la fiducia del malato esaurisce ed il terapeuta etichetta il paziente (cronico), per poi vedendo la sua malinconia e disperazione gli da il visto “depresso” così viaggia nel mondo ignoto ed irreale.

Altra ipotesi è che la causa della sofferenza non è stata individuata.

É stato visto solo il corpo e non l’anima. Anche le depressioni colpiscono anima e corpo.

Né La volontà senza forze, né la forza senza volontà possono ristabilire un equilibrio…

Aiutati che qualcuno ti aiuterà in terra senza aspettare il cielo…

Aiuta chi vuole essere aiutato!

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