Fa’ che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo. Ippocrate di Cos (Coo, 460 a.C. circa)

 

Ippocrate
Ippocrate di Cos

Periodicamente appaiono su riviste e siti web diete dimagranti miracolose che garantiscono “successi” in tempo record e che attirano l’attenzione di tanti in attesa di una bacchetta magica che rimetta tutto in ordine. Regimi in cui si escludono drasticamente nutrienti utili all’organismo come i cereali, gli acidi grassi essenziali, le fibre di frutta e verdura e che al contrario incentivano l’uso incondizionato di proteine, grassi animali e miscele bizzarre che spesso fanno perdere solo denaro e non peso.

Molti esperti si raccomandano, le diete “fai da te” possono realmente essere pericolose per la salute generando danni all’organismo: possono sovraffaticare gli organi che si occupano di smaltire le scorie come i reni e, senza un controllo serio e attento di uno specialista, possono creare alla lunga diversi disturbi. Un aspetto sicuramente da non sottovalutare è che certe diete possono infondere abitudini alimentari squilibrate difficili poi da correggere, diciamo “cattive abitudini” dure a morire.

È legittimo pensare che, qualche conto con la propria forma fisica lo facciamo tutti. È estremamente difficile sopravvivere al trauma dello spietato specchio e della sua amica bilancia! Certo è che un aiuto “miracoloso” lo vorremmo davvero tutti, ma fortunatamente, alla favola della “dieta senza rinunce” abbiamo smesso di credere da un pezzo.

Come da sempre dettato dai principi della nutrizione e in sintonia con le linee guida degli organismi più accreditati in campo alimentare, penso che siano le buone abitudini quotidiane a favorire il benessere prevenendo molti disturbi legati all’alimentazione. Sempre più veniamo stimolati a “curare a tavola” moltissimi disturbi che derivano da scelte alimentari sbagliate come colesterolo in eccesso, diabete alimentare per citarne alcuni, ed il tanto odiato sovrappeso. Può sembrare scontato che non si possa risolvere il problema del sovrappeso orientandosi verso uno stile alimentare estremo e sbagliato, sarebbe come tamponare un problema generandone uno successivo e più grave.

Seguire una alimentazione corretta, acquisire abitudini positive, anche se impiegheremo un po’ di tempo in più, raggiungeremo una forma fisica che ci soddisfa e che durerà nel tempo. Il benessere comprende la cura del corpo sotto tanti punti di vista, non è il fine (voglio dimagrire!) ma il percorso che si fa per arrivarci.

L’equilibro acido / basico dipende dall’equilibrio dell’alimentazione:

Una dieta equilibrata è uno dei fattori determinanti per la salute e il benessere del nostro organismo: un’alimentazione corretta deve tenere conto del metabolismo, della costituzione e dello stile di vita di ognuno. Un regime alimentare sbilanciato può comportare il rischio di alterazioni del pH fisiologico e, nel tempo, può causare fastidiose conseguenze In particolare, le diete iperproteiche, di recente diffusione, danno sì risultati rapidi ed efficaci nel breve periodo, ma inevitabilmente comportano squilibri ed effetti collaterali, primo tra tutti la chetosi e l’iperacidosi con conseguenti crampi, astenia e rigidità muscolare, emicrania e cefalee, acidità gastrica e difficoltà digestive.

In questi casi può essere utile incrementare il consumo di cibi alcalinizzanti. Ma quando l’alimentazione non basta, o quando è proprio la dieta a imporre un regime alimentare momentaneamente squilibrato, per mantenere sotto controllo l’equilibrio del pH può essere utile assumere un integratore alcalinizzante.

Nell’equilibrio acido-basico il cibo ha un ruolo importante; i valori corporei che devono essere mantenuti in equilibrio sono molti: glicemia, colesterolo, temperatura… Uno tra i meno conosciuti, ma tra i più importanti, è il pH, l’unità di misura che valuta l’acidità o alcalinità di un elemento su una scala che va da 0 (acido) a 14 (basico): ogni singolo sistema, apparato, organo o tessuto ha uno specifico valore di pH che può variare in base alle esigenze specifiche del momento, per esempio nello stomaco durante la digestione, ai ritmi giornalieri del metabolismo e soprattutto all’alimentazione.

(Fine prima parte)

Quando il peso pesa – Prima parte

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